di Alberto Areddu

Il poleonimo di Oristano appare in antico in una forma (:Aristianis limne, nel geografo bizantino Giorgio Ciprio) che si ripresenta tuttoggi nel dialetto comune: Aristanis; la deformazione in Oristano è successiva (a partire da geografi toscani del xii sec.). clip_image002

L’interpretazione che ne fa un toponimo africaneggiante per l’uscita in -an (Terracini), come quella che lo vorrebbe un indimostrabile prediale da tale Aristius (De Felice; Pittau) hanno poco fondamento; un suff. -anis ritorna infatti nel sostrato (cfr. ad es. Lesanis).

Lo spiritus loci dovrebbe indirizzarci a fornire invece un etimo confacente alle caratteristiche, abbastanza particolari, del territorio. Oristano sorge a pochi km. dalla costa all’interno dell’omonimo golfo, in vicinanza dello stagno di S. Giusta, ma la denominazione di “portu” nel Medioevo fa presumere una sua maggiore prospicenza alla costa. Una prima nostra interpretazione ci potrebbe spingere a vedere nelle forme riportate dei geografi toscani: Arestagno, Aristanno un indizio di una durevole continuità dal lat. stagnum (cfr. Spano sull’individuazione da ‘stagno’); ma se l’interpretazione è motivata topograficamente, non lo è altrettanto linguisticamente: dal lat. stagnum avremmo ottenuto nel sardo *stannu, e non vedendosi il motivo della perdita della geminata, meno ancora si comprenderebbe un Ari- iniziale romanzo.

La chiave illirica può invece darci maggiori risposte; qui, come nel celtico, esiste un prefissuale ar-  'presso' (celt. are-, ari- ‘presso’; cfr. anche umbro ar- per ad-) che ritorna peraltro in altri toponimi sardi; “presso”, dunque di che cosa? La risposta più confacente: un’ ‘imboccatura’: cfr. all’uopo antico indiano ustha- ‘labbro, bocca’, così anche avestico aošta-, aoštra- (<*əus), lat. ōstium ‘entrata, imboccatura sul fiume’ (= slavo *ustьje); antico slavo usta ‘bocche’; slavo *ustьje 'imboccatura'; antico slavo ustьna, slov. ûstna ‘labbro' (dalla stessa base si confrontino le città tracie di Ostaphos, Ostudizos).

Discorso solidale credo vada fatto per la località turistica olbiese di Porto Ìstana (così dal xiv sec: ad portus Istani stationem, Panedda).

clip_image004

Anche qui verosimilmente ritroviamo un *usta ‘imboccatura’ che originariamente doveva apparire isolatamente come *Ust-ana ‘luogo dell’imboccatura’ -> ‘porto’, poi replicato tautologicamente con la definizione di Porto. Secondo lo Spano, un altro Aristani/Aristanno si sarebbe trovato nel territorio di Olbia (forse in reg. Astaina si recepisce il documentato Aristana).

Dunque sia Oristano “che sorge presso un porto”, sia Porto Istana ci possono testimoniare che la forma *Ùstana indicasse nella lingua nuragica il ‘porto largo’ (cfr. lettone uosts m., uōsta f. ‘porto’).  La resa i<u si inserisce in quegli adeguamenti fonetici di u esotici, verosimilmente [ü], della latinità coi prestiti, e nel successivo passaggio del segmento iniziale us- poco frequente a quello logudorese is- (: i-stare, i-schire).

Riguardo l'uscita in -is, che parrebbe latina, faccio presente che la presentano toponimi sicuramente prelatini come Kalaris/Karalis, Lesanis, Etis, Seunis, Sipontis, e perclip_image006 i quali ho trovato forti connessioni illiriche. Al momento non ho trovato tracce di *usta in area illirica, ma non è detto che salti fuori; foneticamente si adatterebbe la località di Shtanë (anticam. Stana), registrata dalle carte albanesi, che però non è località balneare. Riguardo poi la toponomastica odierna albanese essa ha subito notevoli influssi da quella slava (gli albanesi erano pastori in continua migrazione per i Balcani), e molto oggi si discute su quanto sia esterno e quanto sia originario.

BIBLIOGRAFIA UTILIZZATA

De Felice E., Le coste della Sardegna, Cagliari 1964

Panedda D., I toponimi dell'agro olbiese, Sassari 1991

Pittau M., I nomi di paesi città regioni monti fiumi della Sardegna. Significato e origine, Cagliari 1997

Spano G., Vocabolario sardo geografico patronimico ed etimologico, Cagliari 1872

Terracini B., Pagine e appunti di linguistica storica, Firenze 1957

Fonte: Sardo-Illirica

1 Commenti

  1. io non penso che fossero in continua migrazione,è curiosa la parola stan in albanese,da sempre i pastori d'estate si trasferivano in zone piu alte con il loro bestiame..pecore mucche capre cavalli.. senza tornar a casa per lungo tempo,propio questa proprieta con piccola casa in pietra con recinto si chiama STAN.guardando poi su wikitionary ho visto che la stessa parola c'e l'hanno in republica ceca,serbia croazia,proto germanico,antico sassone..e in tutte questa lingue il significato è molto vicino..pietra,muro,solido,insieme,restare..forse mi sbaglio..ma pure in persia stan addiritture erano dei piccoli villaggi..da dove prendono i nomi anche tutti i paesi che finiscono con la parola stan,tipo afghanistan,pakistan e altri. cmq io non ho le conoscenze di sig.areddu..il mio e solo sapere grazie alla mia lingua. complimenti

    RispondiElimina