-Seconda parte-

Sempre nella tomba Vend-Kahrun, di fronte all’entrata si trova una iscrizione murale ornata da un doppio festone, dove l’alloro si snoda intrecciandosi con una fascia rossa scura: l’insieme di questa pittura si materializza nel numero 8 orizzontale. Al principio, l’8 appare grande, poi va diminuendo per terminare con un tralcio rivolto verso l’alto. Com’è noto l’8 è stato sempre simbolo dell’infinito, e questo disegno potrebbe significare il cammino che il defunto deve seguire per giungere, percorrendo “infiniti” sempre più piccoli, nel finito del Tutto Universale.

clip_image002

Pelasgo-Etrusco

Albanese

Italiano

ANI

Ana

Da parte

NAS

Nash

Di noi

ARNO

Arno

Creatore

CE

Che

LUS

Lus

Prego

THANKHEI

Thanje

Oralmente

LUS

Lus

Prego

ATI

Ati

Il padre

A

â

Che ha

LA

La

Lasciato

FILS

Fisin

I parenti

XXXIX

39?

A 39 anni?

In questa iscrizione merita particolare attenzione la parola ARNO, che nel passato stava per Creatore e che forse per questo ha dato il nome al fiume intorno al quale sono sorte grandi civiltà come quella di Firenze. Si avrà comunque modo di osservare successivamente molte altre iscrizioni con questa parola, tenendo presente che così com’è decaduto il significato di faber , anche ARNO ha perso in Albania la sua antica dignità e oggi vuol dire semplicemente restauratore.

Brano tratto dal libro L’etrusco lingua viva dell’autrice Nermin Vlora Falaschi

0 Commenti