albania
La vera etimologia del termine Пελαργος (pelargos) o Пελασγος (pelasgos), Argo o Arya
È necessario parlare dell’origine della lingua e della civiltà pelasgica poiché i termini: pellazgë (pelasgi), arias (ariani), etruskë (etruschi), arbëreshë (albanesi), ecc. sono sinonimi. In realtà non si tratta di un popolo, ma di un grande gruppo di popoli che proviene dalla stessa razza e che è riconducibile alla prima comparsa dell’uomo sulla terra. In passato questo popolo abitava in Europa, in una parte dell’est asiatico e in nord Africa. Sebbene ci sia stata una simile estensione e gli autori antichi abbiano scritto molto in merito a questo popolo, gli studiosi di oggi ne ignorano l’esistenza e trascurano l’etimologia esatta della parola pellazgë. Il noto studioso Max Müller è andato oltre e si è permesso di sostenere che “I pelasgi sono una leggenda dell’antichità.” La categoricità di Max Müller fa pensare che veda più chiaramente di tutti gli altri autori antichi quando dichiarano che tutti i popoli conosciuti di razza bianca dell’antichità erano pelasgi. Tuttavia gli autori antichi, conoscendo molto bene l’etimologia della parola, non facevano questo errore e chiamavano pelasgi tutti gli abitanti dell’Europa che vivevano lungo le coste del Mediaterraneo o nella parte settentrionale del continente ήπειρος (ēpeiros). Così pelasgo, Пελαργος (pelargos) o Пελασγος (pelasgos), al contrario di tutte le spiegazioni etimologiche che hanno cercato di dare fino ad oggi appoggiandosi alla parola spelunca ovvero shkemb (roccia), oppure alla parola Пελαγος (pelagos) (mare interno). Questa parola si spiega solo tramite la lingua albanese nella quale il suo significato è “nato bianco”. Non c’è dubbio che la parola Пελαργος (pelargos) è un termine pelasgico-albanese ellenizzato molto tardi. Analizzando la parola arriviamo facilmente nella sua forma primitiva originale, basta seguire alcune tappe. Iniziamo dalla parola Пελαργος (pelargos) e leviamo la desinenza greca ος. Quello che rimane Пελαργ (pelarg), è il calco dall’albanese al greco “Piellarg” che nell’ albanese odierno ci dà piell(b)ardh(ë), (nato bianco). La forma primitiva pelasgico-albanese “Piellarg” (quando la lingua greca si stava formando sulla base della lingua pelasgica ) si è evoluta ed è venuta fuori la parola greca Пελασγος (pelasgos) cambiando solo le lettere ρ (r) e σ (s).
Brano tratto dal libro "Enigma" dell'autore Robert D'Angely
Traduzione dall'albanese di Elton Varfi
Link versione albanese: Domethenia e vertete etimologjike e termit Пελαργος (pelargos) ose Пελασγος (pelasgos) ose Argo ose Arya
Brano tratto dal libro "Enigma" dell'autore Robert D'Angely
Traduzione dall'albanese di Elton Varfi
Link versione albanese: Domethenia e vertete etimologjike e termit Пελαργος (pelargos) ose Пελασγος (pelasgos) ose Argo ose Arya
1 Commenti
D’Angely era cosi innamorato della lingua albanese che la vedeva ovunque, tuttavia una base di verità c’è, nel senso che, da secoli il territorio balcanico sì e caratterizzato da guerre continue (l’ultima si e conclusa nel ’97 Serbia –Kosovo con l’indipendenza di quest’ultima 17 febbraio 2008), nel 1912 le quattro super potenze del epoca hanno deciso di dividere i territori dell’ormai sofferente impero Ottomano, parte del territorio Albanese viene data alla Serbia, Grecia e Montenegro. La Grecia dopo avere ricevuto uno dei territori più ricchi economicamente e culturalmente dell’Albania a pensato bene di appropriarsi delle ricchezze, cultura, usanze e degli grandi uomini di stato ( rivoluzione greca 1918) del popolo albanese, non contenta a intrapreso la strada della persecuzione e la pulizia etnica dei territori albanesi nel 1947 cosi per disfarsi una volta per sempre di questo popolo cosi ingombrante, e da allora sino ai giorni nostri questa strategia e questa politica crudele continua ad infangare senza scrupoli il glorioso passato del popolo albanese ed il legittimo diritto di vivere nella propria terra dove si trova da secoli, senza nominare qui il contributo della Serbia, i Kosovari ancora fasciano le ferite. Chiudo, non volendo allungare ancora, perche c’è molto da scrivere, e tu Toni quest’ultima lo fai benissimo.
RispondiEliminaJuli
D'Angely was so in love of the Albanian language that he saw it everywhere, however, a basis of truth there, in the sense that, for centuries the Balkan territory and so marked by continual wars (the last was finished in'97 Serbia -- Kosovo with the independence of the 17 February 2008), in 1912 the four super powers of the time they decided to divide the territories of the suffering Ottoman Empire, the Albanian territory is given to Serbia, Greece and Montenegro. Greece after receiving one of the most rich culturally and economically even, thought of Albania well to appropriate the wealth, culture, customs and the great men of state (Greek Revolution 1918) of the Albanian people, not content to undertaken the path of persecution and ethnic cleansing of Albanian territories in 1947 so to get rid once and for all of these people so cumbersome, and from then until the present day this strategy, and this policy continues to cruel unscrupulous muddy the glorious past of the Albanian people and the legitimate right to live in their own land, without mentioning here the contribution of Serbia, the Kosovar’s still wrap the wounds. I close, not wanting to lengthen again, because there is much to write, and you Toni do it well.
Juli (I apologize for my English)