-prima parte-

Nel dizionario della lingua etrusca troviamo:

TAGET: secondo la mitologia etrusca era un bambino con la sapienza di un vecchio, nato dalla terra appena lavorata; era dotato di poteri di preveggenza.

Come abbiamo visto la leggenda dice che ad un contadino, che stava lavorando la sua terra in prossimità del fiume Marta in Etruria, successe una cosa strana: dalla terra appena lavorata apparve un essere divino; questo essere aveva la fisionomia di un bambino ma la saggezza di un vecchio. Alle grida del contadino sopraggiunsero i re-sacerdoti etruschi, ai quali il bambino-vecchio recitò la santa dottrina. Questa dottrina fu trascritta dai re sacerdoti per essere tramandata ai posteri come la cosa più sacra della loro civiltà.

L’essere divino fu chiamato dagli Etruschi Taget, parola che in albanese si pronuncia Tagjet.

“La dottrina etrusca” era composta da un insieme di leggi, in base alle quali era regolata la vita degli Etruschi dalla nascita fino alla morte. I Greci e i Romani commentavano che questo tipo di legislazione raramente si poteva riscontrare in altri popoli (tra gli Albanesi, leggi simili sono arrivate fino ai nostri giorni sotto forma dei Kanun, un insieme di norme consuetudinarie trasmesse oralmente in Albania). Il sito dove apparve la divinità Taget fu circoscritto dagli Etruschi che, nello stesso luogo, fondarono la loro prima città: Tarquinia (Tharquinë in albanese). La leggenda tramandata dai Romani racconta che la città prese il nome del contadino, che si chiamava Tarcon (Tharkon in albanese).

Tarcon era considerato dagli Etruschi il fondatore di tutte città successivamente da loro costruite. Le regole fondamentali per la fondazione di queste città erano che il sito venisse circondato e che la vita vi si svolgesse secondo la dottrina etrusca.

Etrusco

Albanese

Italiano

     

TAGET

TAGJET

te lo trova (indovino)

THARKON

THARKON

recintare

THARKUINE

THARKU INE

il nome della città Tarquinia (in albanese sarebbe la nostra stirpe)

THARK

THARK

recinto circolare

Commento:

il sito nel quale al contadino apparve Taget fu recintato dagli Etruschi e fu chiamato Tarquinia, che in lingua albanese suona cosi: Tarku ine, che significa: la nostra città, la nostra stirpe. Tutte le altre città vennero in seguito da loro recintate.

Taget è entrato nella storia come fondatore della dottrina etrusca, e come veggente che indovinava il futuro.

A Dodona, la divinità della preveggenza era Themista. Nella lingua albanese i nomi di questi due preveggenti, sia quello degli Etruschi e sia quello di Dodona, hanno il significato proprio di preveggente.

Piccola osservazione:

nella lingua sanscrita cerchio si dice cakra. Nella lingua albanese esiste il termine cak-u (confine), al plurale cakra, caqe. Si noti che l’affinità con la parola Thark è sorprendente.

Brano liberamente tratto dal libro Një shqiptar në botën e etruskëve dell’autore Ilir Mati

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