L’origine degli Albanesi
Se diamo uno sguardo al periodo precedente a quello in cui i rapsodi omerici cantavano i loro dei e i loro eroi mitologici, prima ancora che la lingua greca venisse scritta, scopriamo che a quel tempo viveva un popolo conosciuto con il nome di Pelasgi. A loro Erodoto attribuisce vicende antecedenti la civiltà greca. Le costruzioni di pietra grezza davanti al Panteon di Atene anche oggi vengono attribuite ai Pelasgi. Essi costruirono enormi mura che vengono denominate “ciclopiche”, sulle quali il dott. Pocock si è espresso affermando che esse furono erette molto prima dell’epoca dei Greci di Omero.
George Fred Williams 1852 - 1932
I discendenti diretti di questo popolo preistorico sono gli Albanesi. Soltanto in tempi recenti si è capito che i Pelasgi erano da identificarsi con gli Illiri, cioè il primo ceppo indoeuropeo, l’impero dei quali era esteso dall’Asia Minore al Mar Adriatico, fino a nord del Danubio. La loro origine è stata confermata dagli studi di professori come Max Müller e August Friedrich Pott. Gli Illiri che vivono ancora in Albania, conosciuti sotto il nome di Toski, sono giunti anche in Italia e sono noti come Etruschi.
È inutile cercare l’etimologia dei nomi degli dei della Grecia basandosi sull’idioma attualmente parlato in quella nazione: il loro significato è molto chiaro nella lingua albanese. Per esempio, Caos è lo spazio; Erebus, il figlio di Caos, significa buio, crepuscolo; Zeus, (Za, Zee, Zoot-Zot) voce, fulmine; Atene, colei che disse; Nemesis (senza il suffisso greco is ) maledire, chiamata del diavolo; Musa, colei che insegna; Afrodite, vicino al giorno (all’alba), ecc.
Quando un giorno la comunità storico-letteraria approfondirà la lingua albanese, e quando avrà studiato a fondo i miti e le leggende di quella terra, allora le opere di Omero saranno viste con un occhio diverso, e la storia avrà bisogno di essere corretta. Erodoto non sapeva che i nomi degli eroi omerici avevano significato soltanto nella lingua pelasgica, così come gli studiosi di oggi ancora non sono consci che quei nomi e gli echi della lingua pelasgica continuano a conservarsi nel linguaggio albanese. Anche lo stesso nome di Omero si spiega tramite la lingua albanese: I-mirë, che nella forma greca I-mir-os potrebbe tradursi con “bella poesia”.
Il lessico albanese ci spiega i nomi di Agamennone (in albanese Ai-që-menon) “colui che pensa”, Ajax (Gjaks) “sanguinario”, Priamo (Bir-i-amës) con il significato di “figlio della terra”, l’appellativo di Ulisse, Odisseo, (Udhësi) “il viaggiatore”, “colui che viaggia”, e di tanti altri che potremmo aggiungere a questa lista. Per questo motivo non ci deve sembrare strano che chi ha studiato l’albanese sia convinto che sia proprio questa la lingua originale di Omero, e che i Greci abbiano copiato dai rapsodi pelasgi la loro epopea.
Dunque, affermiamo che gli Albanesi vivono nella terra dei loro antenati e ne parlano la lingua. Ancora prima che la tribù degli Elleni facesse la sua comparsa sulle montagne della Tessaglia, Scutari, la principale città dell’Albania del nord, era senza ombra di dubbio la capitale del grandioso impero illirico. L’albanese fu la lingua madre di Alessandro il Grande, che invase tutto il mondo allora conosciuto, e di Pirro, re dell'Epiro, uno dei più grandi generali che la storia abbia conosciuto e l’ultimo baluardo contro gli eserciti romani. È una tragedia senza precedenti che questa razza così importante e gloriosa nel passato, oggi sia ridotta in uno stato che può essere definito come il grande scandalo della civiltà europea. Non è per niente strano che l’invasore ottomano avesse proibito qualsiasi tipo di scavo nella terra albanese, perché c’era il rischio per gli Ottomani che questo popolo potesse prendere coscienza della sua gloria passata.
Tratto dal libro The Albanian di George Fred Williams
Traduzione dall’albanese di Elton Varfi
Link versione albanese: Origjina e Shqiptarëve
11 Commenti
è molto interessante,peccato che sono il primo
RispondiEliminaa commentare...non mi aspettavo questa storia
così affascinante.
a me piace molto questa nuova proposta di lettura della storia, proprio perchè la stravolge e ci mette in crisi, perchè siamo abituati a studiarla in maniera diversa. Spero che aumentino gli studi per approfondire l'argomento.
RispondiEliminaGrazie per l'articolo.
noi Albanesi siamo qui prima che il mondo inventase il fuocho e la ruota. ma la nostra politica e le grandi nazioni di oggi e dell 1912 ci ano separati dalle nostre terre e dall nostro patrimonio storico che ci spata di dirito. perche alle grandi nazioni non interesa che la verita della storia esca in luce . solo se i archeologi e storici venisero a studiare la nostra terra schoprirebero che tutto ma propio tutto nella storia deve essere riscrita dall inizio. perche noi ceravamo , siamo e saremo sempre nelle nostre terre da mille secoli e per altri mille anchora.
RispondiEliminase siamo cosi tonti da farci divedere, beh, ce lo meritiamo.
RispondiEliminanoi abbiamo meso i nomi ai mari Mar Jonio in Albanese Deti Jon significa Mare nostro Mar Adriatico dal nome Albanese Adriatik
RispondiEliminaSi dice i biri nenes ,,,,no biri tokes ,,,,
RispondiEliminaFin dai tempi piu remoti, la storia ha parlato di Uomini Gloriosi, Carismatici, Forti e Coraggiosi, sia dal punto di vista intellettuale, spirituale e forza fisica. come ha gia' citato l'articolo, grandi furono nomi dei "Udhesi" ULISSE. "i-miri" Omero..poiche' nomi derivanti dalla creazione estrema dell'uomo, dall'immaginazione più assoluta e dalla capacita' e la morbosità, di dover attribuire a ciascuno di essi un origine divina. Nati prima del "Griko" e ancor piu potenti degli "S.P.Q.R.", siamo stati la sorgente che ha dato vita alla Storia intera dell'Umanità, che ha prevalso nel tempo con tradizioni, culture, pensieri e credenze millenarie, che tutt'ora ardono indomite negli occhi dei "piccoli Shqiptar" e solcano i visi ormai prischi degli anziani, le rughe del tempo. che raccontano come antiche scitture da decifrare, l'Enormità e la Meraviglia e "TOKES SHQIPTARE", per quello che siamo così orgogliosi del nostro popolo e della nostra, vigorosa "Stirpe".
RispondiEliminaMar. Tropoja.
ELTON ti faccio i miei complimenti per il lavoro che stai facendo.. Io sono un apassionato della etimologia e o notato che non solo il latino e l'antico greco hanno per base la lingua ALBANESE ma anche nei giorni nostri l'italiano a per base nelle 80% delle sue parole con le radici della lingua ALBANESE...
RispondiEliminaL'argomento delle origini dell'Albania, oramai è all'ordine del giorno.
RispondiEliminaAlcuni vogliono sradicare totalmente anche quel poco che è stato possibile conservare dai burrascosi eventi che hanno tracciato la storia. Il territorio dell'ALBANIA è stato uno dei territori più ambiti da quando esiste l'Europa. Considerate solo 500 anni sotto le barbarie turche (questa sottomissione avvenne in seguito del tradimento dei Veneti che per farsi perdonare invitarono gli Albanesi a vivere nei loro territori, dandoli per più di 30 anni la possibilità di integrarsi pagandoli delle somme fisse mensili e costruendo scuole e chiese solo per loro- questi sono dati trovabili negli annali della storia Italiana) , fresca fresca questa nella storia... nessuno la può negare e scommetto nessuno se ne rende davvero conto cosa questo voglia significare. Nati e cresciuti negli ultimi decenni, in tanti hanno la presunzione di capire, senza aver mai minimamente aver assaporito cosa vuol dire il diniego della possibilità di respirare con la dignità. Seguono poi altri 50 anni del comunismo. Ricordo che l'evoluzione civile, industriale e scientifica in tutto il mondo fiorì dal 1946 al 1990- periodo questo quando l'Albania fu messa in ginocchio per l'ennesima volta. Mi piacerebbe leggere articoli e documenti SERI scritti su questo argomento. In giro ce della spazzatura, ignoranza e commenti fatti copia e incolla da Wikipedia oppure per sentito dire. Questo è un argomento che dovrebbe interessare a tutto il mondo non solo agli albanesi. Questo argomento ci direbbe chi siamo e da dove veniamo. La verità camuffata non giova a nessuno, è come un cibo marcio che primo o puoi ti ammala. Sappiamo e accettiamo con tristezza che la storia la scrivono i vincitori. Questa però non è cultura. Alcuni commentano sul popolo albanese cose impressionanti, cose tristi, odiose. La gente che scrive queste cose ha un raggio di ragione e conoscenza non più largo di 0.10°. E’ comprensibile che sia così, fa parte della natura umana, della mediocrità e dell'ignoranza che invade 80% della popolazione in Italia. Anche in altri stati, più o meno, è la stessa cosa. Con l'ignoranza, acconsentitemi, non voglio urtare la sensibilità di nessuno. Pure io mi ritengo ignorante su diversi argomenti. Ma, a differenza di molti, sono cosciente di essere ignorante su alcuni argomenti e in tali condizioni non oserei trarre dei giudizi oppure sentenziare delle opinioni che non fanno altro che provocare la violenza e dispiacere. Sarebbe poi da considerare l’aspetto psicologico urtato e tracciato durante i secoli. Vorrei ben vedere quelle persone, che parlano con leggerezza, vivere queste situazioni fino al midollo osseo, per poi vederli come reagirebbero. Oggi per la più grande stupidità seguono delle reazioni di violenza, incomprensione, scarsa lungimiranza. Qui non si tratta io sono e valgo più di te. Qui si tratta di cultura, di conoscenza di SAPERE.
Chiudo nel dirvi che mi piacerebbe molto leggere qualcosa in più con argomenti sostenuti da reperti identificati e veritieri.
Sicuramente sarà vero..ma noi albanesi ci siamo sempre combattuti a vicenda..non siamo mai rimasti insieme..facevamo il culo ai slavi di merda che vengono dalle montagne della russia facevano il culo ai romani..distrugevamo i greci che sono venuti dal egitto ..invece i nostri antenati hanno venduto le nostre terre venduto la nostra storia..si sono traditi a vicenda..e tutt ora lo stiamo faccendo..e tutto perso ormai..ci rimane la nostra lingua la più antica dell Europa..se dio vuole un giorno potra rinascere l illiria.
RispondiEliminaMeravigliosi gli albanesi
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