L’etimologia della parola arte
Il testo che viene proposto risale alla seconda metà dell’800; contiene termini, strutture verbali, costruzioni del periodo molto arcaici, se li confrontiamo col modo di scrivere e parlare del XXI secolo. Per renderlo più comprensibile ai lettori moderni è stato fatto un lavoro quasi di traduzione, sperando che tuttavia lo spirito originario dell’opera sia rimasto inalterato.
Per fissare un’epoca approssimativa dell’origine della lingua pelasga o albanese nella vasta regione caucasica in Asia, secondo il nostro avviso, ogni congettura diventa quasi impossibile e la mente umana, che vi si volesse applicare, si perderebbe nei vortici del tempo: possiamo al contrario poi francamente affermare che in Europa detta lingua suonò in tempi molto anteriori all’invasione dei Fenici, e moltissimo prima della lingua greca, alla quale prestò i radicali, i caratteri e i suoni dei caratteri, ragione per la quale divenne ricchissima ed estesa. La lingua pelasgo-albanese venne detta barbara perché, secondo i Cadmei, tutto ciò che non era greco era barbaro; e barbari furono tenuti i poveri pelasgo-albanesi; anzi, in conformità di ciò, troviamo opportuno riportare qui appresso quel che Platone riferisce nel Cratilo con le seguenti testuali parole, tradotte in idioma italiano:
Se tu non trovi la derivazione dei greci nomi nell’idioma dei greci medesimi, cercala in quello dei barbari (cioè pelasgo-albanesi), dai quali assai vocaboli i Greci han preso.
Barbari quindi e bilingui vengono anche oggi giorno dagl’Italiani detti tutti gli Albanesi generalmente stanziati nelle meridionali provincie, e spesso poi denominati Greci.
Ammessa una volta per tutte l’esistenza di un popolo cosi antico, la lingua da esso parlata non può essere che primitiva. Una lingua primitiva non può essere che rozza, aspra, piena di consonanti, ed in gran parte abbondante di vocaboli monosillabici. Tale è la lingua pelasgo-albanese, come si potrà riscontrare dalle seguenti parole: Ferr (spina, roveto), Gardh (siepe), Pret (taglia), Thik (coltello), Lop (vacca), Shtjerr (agnello), Zërk (nuca, collo), Diell (sole), Lum (fiume), che ha molta analogia con flumen dei latini e fiume degl’Italiani. Burr (uomo), donde l’italiano burro, che è il fiore, il grasso del latte, e il vocabolo latino Vir. Bir (figlio), At (padre), Ëma (madre), Motër (sorella), Plot (pieno). Noi potremmo qui riportare migliaia di vocaboli di natura simile, ma ci fermiamo per non annoiare troppo i nostri lettori.
Una nazione si dice viva, nel fiore della vita, allorché possiede una letteratura propria. Quindi vive la nazione tedesca perché vive la letteratura tedesca: vive la francese, vive l’italiana perché l’una e l’altra posseggono la loro letteratura. Al contrario si definisce morta quella nazione che non possiede o manca della propria letteratura. In vero, l’idioma degli Albanesi attuali dell’Asia, della Grecia, della Turchia e dell’Italia, unico avanzo del più antico popolo del globo, esistendo soltanto in forma orale, non ha consentito che ci pervenissero documenti scritti; quindi non avendo quel popolo la propria letteratura, la sua lingua sta per finire. Tra gli Albanesi d’Italia in varie epoche emersero gagliardi e robusti ingegni. Scrissero nella propria lingua belle poesie, bellissimi canti, scrissero topografie, monografie, composero persino epopee, tradussero la Bibbia; ma i loro scritti ebbero la vita di quel fiore che all’alba rallegra chiunque s’avvicina col suo profumo fino a mezzogiorno; poi, appassito perché poco curato, alla sera, chinato sul suo stelo inaridito, finisce per essere da tutti disprezzato.
Gli Albanesi, se potessero nella loro totalità unirsi in un Regno, certamente formerebbero una seria e formidabile nazione; ma, sventuratamente, sparpagliati e disseminati in diversi punti della terra e, quel che è peggio, in disaccordo tra loro, non possono formare una Nazione, quindi non possono avere una propria letteratura.
La lingua albanese non è altro che la lingua dei cosiddetti Pelasgi. Essa è antichissima, è primitiva, è autonoma, non deriva da altra lingua.
Assodato dunque quanto riportato precedentemente, è per noi abbastanza agevole, con la guida di questa antichissima lingua, poter trovare l’etimologia della parola Arte, avvolta nell’oscurità del tempo. L’etimologia, per esser vera, bella e dilettevole, non deve poggiare sopra induzioni fantastiche, sopra arzigogoli; non deve crearsi, come si è soliti fare, per sottrazione di sillabe, o sostituzione di lettere; né inventarsi per esistenti o immaginari dialetti: invece l’etimologia deve poggiare sopra verità, deve essere spontanea, e contenere in sé tutto il senso, la filosofia del vocabolo primitivo da cui si vuol dedurre la natura ed origine della parola derivante.
Il vocabolo Arte, nell’idioma albanese, è un sostantivo, per cui gli Albanesi, per indicare “che cosa sai fare?”, “che prodotti, che produzioni sai fare?”, dicono: Cië Art di e bën ti?-Ç’farë Arti di dhe bën ti?, Cië Art ësct ckiò?- Ç’farë Arti është kjo? (che produzione è questa?). Deriva dunque dalla radice del verbo Ardhur che significa produrre, nascere, pervenire. Dalla coniugazione di questo verbo nei suoi modi, tempi, numeri e persone abbiamo Erdh che significa è prodotto, è nato, è pervenuto. Onde gli albanesi per dire: “è pervenuto, è nato il sole” dicono: Erdh Dieli o Dielli. Art è il presente dell’imperativo, pervenga, produca, nasca; onde Art tij e mira (nasca, avvenga, si produca a te il bene). Art tij e liga (avvenga, si produca a te il male). Chi non vede in tale etimologia l’armonia, la filosofia e l’analogia della parola ARTE col vocabolo primitivo della lingua albanese?
Tratto dal libro Studi filologici svolti con la lingua pelasgo-albanese del professore Stanislao Marchianò
16 Commenti
Si Nikollë Ketta dhe Engjell Mashi para tij, edhe Marchianò besoj në modën e kohës e "origjinës direkte të përbashkët me Gjeorgjanet e Albanianet e Kaukasit", e cila s'është gje tjëter, veçse një teori apriori, shumë në modë në atë kohë, pasi e kish përhapur papa kodosh Piccolomini. Perveç fluturimit, ndonëse pak i përmendur më nalt, është interesant studimi pionieristik i Stanislao-s, që pa tjetër duhët të këtë ndikuar dhe në idëët e mëvonshme të Krispit. Faleminderit Elton, për kyt tekst të rrallë. Gjitha të Mirat.
RispondiElimina“Derek Bickerton,në librin e tij “Si njeriu bëri gjuhën,si gjuha bëri njeriun” shkruan:
RispondiElimina“Gjuha na bëri njerëz.Ndoshta është e vetmja gjë që na bëri ne njerëz”
Është gjithashtu problemi më i madh në shkence.
Ju nuk jeni dakort me këtë?Mirë pastaj,çfarë do të thonit mbi problemet me të mëdha në shkencë?
Si filloi jeta?Si filloi gjithësia? A ka jetë tjetër diku në Universë?
Biles,asnjë prej atyre pyetjeve ne nuk do të mundeshim me ju përgjigj nëse nuk do të kishim gjuhën.
Në ç’mënyre u ndërtua gjuha është një tjetër pyetje që llogjikisht i paraprin gjithë pyetjeve të tjera shkencore”.
Atmir Ilias.
Burr (uomo), donde l’italiano burro, che è il fiore, il grasso del latte ...stupenda chicca ottocentesca!
RispondiElimina→[BURRË m.pl. burra 'man, husband'. Max Vasmer, alb.burrë < illyr.'Boυρoι'(Zph.v.368-369). Cognates: old high german giburo 'peasant, villager' with the simplification of the anlaut cluster *b-gb, and old high german baro 'man']
RispondiEliminaIo,lo chiamo quello “la risonanza linguistica”. Questo avviene perchè loro hanno lo stesso codice fonogramic sebbene sono stati usati per due diversi oggeti.Loro sono i miglior dei casi che possiam’comprender i codici linguistici.
RispondiEliminaE molto piu’ facile indetificare quando loro sono uguali come per esempio:
Ne lingua cinese,logogramica,abbiamo la parola./shui/ che vuol dire.acqua e nella lingua Albanese abbiamo “uj” che significa acqua.Nella lingua Albanese abbiamo anche “shi” and “shiu” che significa “piogga” che nella lingua Chinese e’ l’unita “Yu”.
Se continuamo nel sistema japonese kana-kanji, una sistema misto logografico-sillibario,abbiamo “iku ” che l’ha la stessa significazione con l’ unita “ik” della lingua Albanese.”Ik” in Albanese vuol dire “andare”.
Oggi,con la tecnologia che disponiamo, e' molto facile di trovare questi casi,pero molto piu' dificile di capire i codici scritti.
Quando il codice fonema e uguale per due unita differente,secondo me,e’ molto piu' dificile capire il codice,ma l'unica strada di capirne i codici scritti.
Durante il passaggio dall'orale allo scritto il codice della lingua naturale viene trasformato in un nuovo codice.Nell caso della lingua albanese,il codice della lingua parlata viene transformato nei due oppure di piu’ codici scritti.Solo con questa lingua abbiamo la corrispondenza tra i vari sistemi.E veramente una furtuna,per il mondo della linguistica e della scienza,di avere questa lingua ancora viva.Sfortunatamente non hanno potuto sfruttare fino ad oggi.La lingua Albanese e'una lingua naturale e non si deve pregiudicare come hanno fatto fin'adesso.Si deve studiare.
Atmir Ilias
Io,lo chiamo quello “la risonanza linguistica”. Questo avviene perchè loro hanno lo stesso codice sebbene sono stati usati per due diversi oggeti.Loro sono i miglior dei casi che possiam’comprender i codici linguistici.
RispondiEliminaE molto piu’ facile indetificare quando loro sono uguali come per esempio:
Ne lingua cinese,logogramica,abbiamo la parola./shui/ che vuol dire.acqua e nella lingua Albanese abbiamo “uj” che significa acqua.Nella lingua Albanese abbiamo anche “shi” and “shiu” che significa “piogga” che nella lingua Chinese e’ l’unita “Yu”.
Se continuamo nel sistema japonese kana-kanji, una sistema misto logografico-sillibario,abbiamo “iku ” che l’ha la stessa significazione con l’ unita “ik” della lingua Albanese.”Ik” in Albanese vuol dire “andare”.
Oggi,con la tecnologia che disponiamo, e' molto facile di indetificare questi casi,pero molto dificile di capire i codici scritti.
Quando il codice fonema e’ uguale per due unita differente,secondo me,e’ molto piu' dificile capire il codice,ma l'unica strada di capirne i codici scritti.
Durante il passaggio dall'orale allo scritto il codice della lingua naturale viene trasformato in un nuovo codice.Nell caso della lingua albanese,il codice della lingua parlata viene transformato nei due oppure di piu’ codici scritti.Solo con questa lingua abbiamo la corrispondenza tra i vari sistemi.E’ veramente una furtuna,per il mondo della linguistica e della scienza,di avere questa lingua ancora viva.Sfortunatamente non hanno potuto sfruttare fino ad oggi.La lingua Albanese e'una lingua naturale e non si deve pregiudicare come hanno fatto fin'adesso.Si deve studiare.
Atmir Ilias
Noto il significato di burrë (uomo/marito), ma l'assonante "burro" italiano deriva dal greco βούτυρον (da cui anche l'inglese/tedesco butter). Gli arbëreshë dal termine burrë hanno derivato burror/a: una tipico basto inventato dagli arbëresh siciliani adatto per il carico e per la cavalcatura.
RispondiEliminaLa lingua nuova greca non c’ha il “b”.La lingua nuova greca c’ha almeno 150 unita dal old greek language.Chi e’ stato e quando questi 150 parole sono entrate nell nuova lingua greca e’ un lungo discorso.La parola nuova greca; βούτυρο (voútyro) inizia con “v” sound.Si vede che e’ una parola lunga (4-vocals).La parola Albanese;”gjalp” inizia con “g” sound e anche e’ corto.C’ha solo one sound.La parola italiana “burro” inizia con “b” sound”.C’ha due vocali.Sappiamo che la “b” tenta di transformare per primo in una “p”.I gruppi gli sappiamo gia;”b-p”,”f-v”,”g-k”,”z-s-sh”,….E molto difficele di essere transformato da una “b” in una “v”.La lingua nuova greca e molto interesante,perche non dispone il suono “b”.E possibille di non avere una intera lingua almeno una “b”.Andiamo nella lingua giaponese;”bataa”(due)(b-sound).Vietnamese:”bo”(1)(b-sound)(corta).Andiamo alla lingua Chinese: Huángyóu(quatro)(g-sound)(lungo).Andiamo nel basque;”gurina”(3)(g-sound).Andiamo nel Hungarian:”vaj”(nel’albanese e’ olio”).
RispondiEliminaMi dispiace ma l'etimologia della parola arte non mi sembra per niente attendibile.Giustamente lo scrittore del libro ha detto che per spigare l'origine di una parola bisogna basarsi sulle relazioni più semplici possibili e che non contengono contraddizioni.Il termine arte ha più senso farlo derivare dalla parola arto, cioè l'arte è ciò che riesci a creare con le mani. Se poi la parola arto la si vuole risalire al pelasgico, questo è un'altro problema.
RispondiEliminaNorbert Frroku
Non si puo dire quella,perche la questione e molto più complicato.
RispondiEliminaSe vedi la parola "gardh",puoi capire molto di piu che la sua prima signifacazione.E di nuova il conceto "ardh",oppure "ard",opure "adria",
adriatik,adrian.......... Pero questo non e imporatante.Molto più imporatnte e la significazione del "g",matematicamete come difernza,perche "ard" lo sappiamo gia.E dentro nelle due lingue.Che cosa e' questa "g"??????
L'etimologia non serve per niente.E' nulla.E' una stupidita dei moderni linguisti.
”,….E molto difficele di essere transformato da una “b” in una “v”...Purtroppo per lei il passaggio da "b" e "v" e' comunissimo ed e' cio' che e' accaduto nel greco moderno. Altri esempi: in siciliano si ha "vasari" per l'italiano "baciare".
RispondiEliminaLa "g" ...e' un mistero; soprattutto il "punto g", misterioso per gli uomini!
I think that the thoughts can be translated into concrete images. We know that the dreams are expressed in pictures rather than in words. According to Freud, the images have deep meaning. Freud discovered one aspect of the language. He was studied the dreams, but he give us one part of the languages enigma; symbolic nature of the image.
RispondiEliminaWhat is for example the word “contro”?
Is that the picture of two spheres are moving in opposite direction?
What about of the word “opposite”?
Is that the same symbol?
The Albanian language help me to find out more secrets of the language.
What is the word “controversial”?
Well, we know that “contro” is Latin word. How about “vër”?
Do you know what does it mean in the Albanian language? It means “set”, “place”,or “put”. The exactly meaning of that word we can find in the Italian language; “mettere”.
Does it mean “place the word contro”? It that an intelligent late creation of the language??
Why this word is created by two different languages?
"V" end "b" have different codes.We have to find out first the code signification and after that the fonetic transformation.
Atmir Ilias.
I know that,because the Albanian language has,for example:
RispondiEliminaBrim(ë) dhe Vrim(ë).
Jo të gjithë janë të "parë",kështu që i pari është i vecantë.Të gjithë kanë “ballë",por kur kjo fjalë përdoret në një sens tjetër,jo me të përcaktimit të një pjesë të fytyrës,kemi të bëjmë me kuptim "pjesa e pare,e për parme e saj" që në fakt ështe "balli".Këtë përcaktim pellasgët e kanë bërë të qëllimshëm dhe na vjen shume pak I ndryshueshem ne shqipen e sotme,apo na vjen;njëri si transformim fonetik “par” dhe thjetri si pandryshim fonetik ,këtë nuk mund ta them dot.Të dy fjalët janë shumë të vjetra.Më të vjetra se qyeterimi i ashqtuquajtur "grek" dhe ai "latin".Fjala e ndërmjetme gjëndet si fakt në biblën më të vjetër në botë,biblen te ashtuquajtur “cifute”, në versionin "bara".Është një interpretim i gabuar përkthimor fonetik nga gjuhetarët e sotëm,apo ka qene atë formë ne kohen kur eshte shkruajtur,edhe kete nuk mund ta themi.Uniciteti i atyre fjalëve me gjuhën shqipe faktohet me grupin më të njëjtët kodike;
RispondiEliminaforma bazë është "ar",nga ku në shtrezimet e dyta gjuhësore Zëbohen;par,barra,bar,,ardh..në derivatet e tyre kane sjellë format në gjuhët e Europes si:
varg,gardh,radhe,row,verge,arrivar,andar,bardh,ball.................
Ne,sot e shikojme njesite gjuhesore thjesht në kuptimin e sipërfaqshem që kanë per konceptet qe kodojne dhe nga na tjeter, si mbaresa.Në shqipe ato janë shumë te dallueshme sepse nuk janë mbaresa sic janë gjuhët e ndërtuara pas shekullit të 15 pas.k,por janë njësi të shkurtëra unike një rrokshe.Nuk mund të thuhet dot që janë mbaresa,sepse në to është dhe renja njëkohësisht.
Gjuha pellasge ka qene si nje fabrike prodhimi fjalesh.Mban vetem kodikë të jashtëzakomshëm , të ndërtuara në thellësitë kohërave,e ndoshta nje milion e me shume vite me pare.
Persa I perket analizes se fjales “ball”,e kam bere ate shume vite me pare per te percaktuar origjinen e fjales “ballkan”.Gjuhetaret eEuropiane e kane future qellimisht gjuhen ne qorrsokak per te vetmen arsye te mos dali e verteta e origjines se larte te dikujt tjeter.Ne “ballkan
njesi nuk kemi turqisht,kemi vetëm gjuhën pellasge.pamvarësisht që është vonë si emër.rrënja e saj eshte tek gjuha Pellasgjike.Kanë ballin,është ballkani.Emri ‘ball” dhe folja “ka” janë më të vjetëra se “grekërit” dhe “latinët”,ose me saktë është ndërtuar kur ata nuk ekzistonin.Ndersa,nga ana tjeter duhet te bindemi qe “grek” dhe “latin” jane concepte gjuhësore-kulturore dhe nuk bëhet fjalë asnjëhere per kombe ne konceptin e sotem qe kemi per njesine “komb” ose “pjellopoll=pjelle pas pjelle”.Eshte qesharake te behet dhe te gjendet ky burim nga Turqet.Po qe keshtu me njesine DeCeBal,duhet te rishkruajme historine duke rishkruajtur qe turqit erdhen per here te trete ne ballkan ne vitete 1500.Ndryshe duhet te themi te verteten,qe gjuha Turke ka shume lemente te marre nga gjuha shqipe,dhe aspak te kunderten.Jane shume fjale te shkruajtura te “greqishtes se vjeter” qe e vertetojne kete.Por normalisht I perdor gjuha shqipe, supozojme se qendron idiotizmi I gjuhetareve te sotem qe I ka marre hua nga “gjuha greke” dhe cuditerisht I ka dhe gjuha Turke.Ata fjale une ka force argumentures ti shpjegoj qe gjuha shqipja I ka huazuar nga vetvetja.Po gjithashtu edhe percaktim “bal” eshte bere kur Turqit jo nuk ekzistonin ne ballkan,por nuk e kzistonin fare.Po njesoj dhe folja “ka”.Ndryshe nuk do kishim Aleksander Balias,Decebal…..e te tjera si “balli” I ballit”.Nese futesh mire ne gjuhen shqipe,mund ta kuptosh se cfare eshte “ball”.
Dhe kjo
"bal" e ka shume te veshtire te behet "val",sepse del plotesisht koncept tjeter.
artigianato... artizanat...in albanese l'etimologia è chiara ma in italiano!?
RispondiEliminail termine padan secondo me vol dire il po divide che in albanese si traduce po dan e secondo me il nome del fiume po e natto nello stesso momento del termine padan.ho cerchato l,etimologia del termine padano in internet ma non trovi niente che spiega questo termine.
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