La cittadella di Berati corona la città alta.

Per il moderno ricercatore dell'insolito, insieme alle strade secondarie, questa vecchia fortezza costituisce un colorato promemoria del turbolento passato dell'Albania, quando prima Sicilia e Napoli, poi Turchia, Austria e Italia, scagliarono i loro stendardi dalle sue mura.



Photograph by Franz Bespaletz. © National Geographic Society 1931.

Berati's citadel crowns the upper Town
To the modern seeker for the unusual along geographic byways, this old stronghold serves as a colorful reminder of Albania's turbulent past, when now Sicily and Naples, now Turkey, Austria, and Italy, flung their banners from its walls.

Le colline a schiera di case si affacciano sulla valle fertile di Berati.

Nonostante i romani, i bizantini, i normanni e i turchi abbiano successivamente occupato l'Albania, le loro fortezze sulle colline oggi sono in rovina, mentre la sua gente rimane curiosamente la stessa. Byron ha paragonato gli albanesi agli tenaci Highlander della Scozia.


Foto: Natural Color Photograph by Luigi Pellerano. © National Geographic Society 1931.

House-terraced hillsides overlook Berati’s Fertile valley
Althoug Roman, Byzantine, Norman and Turk successivley occupiued Albania, their hill-fortresses are to day bleared ruins, while its people remain singularly unchanged. Byron compared the Albanians to the equally tenacious Highlanders of Scotland.

Un ponte con molte arcate attraversa l'Osum a Berati

Solo due dei fiumi albanesi sono navigabili, la loro discesa dalle montagne al mare è troppo rapida. L'Osum bagna una fertile regione del sud, dove fioriscono l'olivo, il fico, la vite e la pianta del tabacco.


Photograph by Franz Bespaletz. © National Geographic Society 1931.

A bridge of many arches spans the Osum at Berati
Only two of Albania's rivers are navigable, their descent from mountains to sea being too swift. The Osum waters a fertile region of the South, where the olive and the fig tree, the vine and the tabacco plant, flourish.








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